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Perché misurare
l'umidità del legno?

Conoscere l'umidità del legno è un esigenza molto sentita in tutte le fasi della lavorazione, dall'acquisto del segato alla verniciatura. In fase di acquisto è necessario per verificare che il materiale proposto abbia le caratteristiche dichiarate e necessarie. In fase di lavorazione è indispensabile per assicurarsi che l’umidità sia uniforme tra i vari elementi e conforme alla destinazione d’uso del manufatto. Per la verniciatura è necessario garantire l’umidità adatta al processo utilizzato. Persino per la legna da ardere conoscere l’umidità consente di calcolare la resa calorica (ed il giusto valore) del materiale approvvigionato

Come misurarla?

Pur essendo il metodo gravimetrico (confronto del peso prima e dopo l'essiccazione) l'unico universalmente riconosciuto come riferimento per un'esatta determinazione dell'umidità, oggi la tecnologia mette a disposizione strumenti ugualmente efficaci per gran parte delle applicazioni, ma estremamente più pratici, veloci e meno intrusivi. È però assolutamente necessario scegliere lo strumento più adatto in base allo specifico utilizzo, in quanto diverse esigenze possono essere soddisfatte solo con l'uso di diversi strumenti; acquistare uno strumento senza prima averne valutati vantaggi e svantaggi può portare spesso a cocenti delusioni. In commercio esistono diversi tipi di misuratori, che per lo più si dividono in strumenti a contatto (misurano la caratteristica dielettrica del legno) e ad infissione (misurano la resistenza tra due elettrodi).

CONTATTO o INFISSIONE:
che differenza c'è?

Strumenti a contatto:

permettono la misura anche in profondità, grazie al campo elettrico generato. La profondità di rilevazione dipende dalle caratteristiche dello strumento; il valore misurato è una media del valore di umidità misurato, calcolata con sensibilità decrescente all'aumentare della profondità.

Strumenti ad infissione:​

misurano la resistenza elettrica tra due elettrodi; la misura viene effettuata solo nello spazio tra gli elettrodi, alla profondità di inserzione degli stessi. Il valore misurato corrisponde alla massima umidità riscontrata tra gli elettrodi, sia essa in superficie od in profondità. Se la zona più umida è quella centrale, è semplice ottenere un'indicazione della distribuzione dell'umidità all'interno dell'asse, osservando la variazione l'indicazione dello strumento durante l'inserzione degli elettrodi; in caso contrario, l'unico modo per ottenere questa informazione è quello di utilizzare elettrodi isolati, con le sole punte scoperte, in modo da escludere l'influenza degli strati superficiali.

→ Dal principio di funzionamento appare evidente che la sola condizione in cui le misure ottenute con i due tipi di strumento sono comparabili si ha con legname stagionato od essiccato, avente una distribuzione uniforme dell'umidità al suo interno.

Guardali in azione

Quale strumento è più preciso?

Entrambe le tipologie di strumento possono risentire di particolari caratteristiche del campione in esame, ma i diversi metodi di misura rendono ogni strumento più sensibile a specifici fattori critici. -Misuratore ad infissione: è maggiormente influenzato dai conservanti salini e può fornire risultati non affidabili quando si misurano legni con un sottile strato umido sulla superficie (ad es. legno esposto alla rugiada), se si utilizzano elettrodi standard. Inoltre, potrebbe essere difficile misurare contenuti di umidità molto bassi. -Misuratori a contatto: risentono meno delle situazioni precedenti e sono più adatti a misurare contenuti di umidità molto bassi, ma non sono adatti a misurare legname con acqua libera tra le fibre (condizione che si verifica a contenuti di umidità superiori al 20-30%, a seconda della specie legnosa). In questa situazione il valore misurato va preso come riferimento, utile solo per confronto. Utilizzando un misuratore di tipo a contatto, bisogna sempre considerare lo spessore minimo e la superficie del campione. Se il campione è troppo piccolo o troppo sottile, si possono posizionare più campioni uno accanto all'altro o uno sopra l'altro, evitando qualsiasi intercapedine d'aria, in modo da ottenere almeno 2 centimetri di spessore e 2 cm tutto intorno agli elettrodi, altrimenti la misura restituirà un valore inferiore a quello reale. Particolare cura richiede anche la superficie dove vengono adagiati i campioni da misurare: se il campione non è molto spesso, si consiglia di appoggiarlo su un supporto di polistirolo espanso o di tenerlo sospeso in aria (mantenendo le mani lontane dagli elettrodi) in onde evitare di misurare anche l'appoggio. A causa della particolare penetrazione in profondità del campo elettrico, non è possibile stimare la distribuzione dell'umidità all'interno del campione; il valore restituito dallo strumento potrebbe rappresentare la misura assoluta di un legname perfettamente condizionato nonché la misura media di legname più secco in superficie e più umido al centro. Questo è il motivo per cui i misuratori a contatto non sono consigliati per misurare il legname dove potrebbero essere presenti elevati gradienti di umidità; sono adatti a misurare solo legname ben condizionato, mentre le misure su legname non condizionato devono essere prese solo come riferimento per confronti.

Quale misura più in profondità?

I misuratori di umidità a contatto misurano l'umidità ad una determinata profondità, grazie al campo elettrico che penetra nel campione in esame. La misura indicata è una media del contenuto di umidità tutto attorno agli elettrodi, con sensibilità che diminuisce all'aumentare della profondità. Utilizzando un misuratore ad infissione è possibile misurare l'umidità del legno alla profondità desiderata semplicemente inserendo gli elettrodi alla profondità richiesta. Osservando l'indicazione dello strumento durante l'inserimento degli elettrodi, è possibile avere un'idea della distribuzione dell'umidità nel legno, che è abbastanza affidabile solo quando gli strati superficiali sono più asciutti degli strati interni (situazione più comune). Quando lo strato superficiale è più umido degli strati interni (può accadere in caso di rugiada o pioggia in superficie), per misurare l'umidità interna è necessario utilizzare appositi elettrodi isolati per escludere l'influenza dell'umidità superficiale. Tutto ciò perché i misuratori ad infissione restituiscono sempre il valore degli strati più umidi tra gli spilli, mentre l'influenza degli strati più secchi è trascurabile.

Come vengono testati?

Grazie al laboratorio dedicato, possiamo sottoporre i nostri strumenti portatili a severi e scrupolosi test, al fine di garantire sempre il meglio al cliente.

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TEST SU NUMEROSI
CAMPIONI REALI

Taratura e certificazione

Conoscere le basi per utilizzarli al meglio

Tutorial e video utili

Moisture Meters
MoisTrue - UNBOXING
LG43/TM - Pin Type Moisture Meter - UNBOXING
MoisTest - QUALE SCEGLIERE?
MoisTest - COME USARLI CORRETTAMENTE
MoisTest - CALIBRAZIONE
Private video

Quale scegliere?

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Quando è preferibile scegliere uno strumento a infissione?

  • Se il materiale da misurare ha umidità superiore a 20-30%

  • Se si sospetta che l'umidità non sia distribuita in modo uniforme

  • Se la velocità di misura ed il danneggiamento del materiale sono secondari rispetto all'accuratezza richiesta

Scopri tutti gli strumenti

Tipologia di strumento:

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Il nostro più moderno ed affidabile misuratore ad infissione.

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Perfetto per la misura su superficie piatta e regolare.

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Ideale per la misura dell'umidità su superficie irregolare

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Per la misura di elementi molto sottili, come tranciati o impiallacci.

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